Politecnico di Bari

POLITECNICO DI BARI

Ritorna a MECSPE Bari la Piazza dedicata al Politecnico di Bari, realizzata in condivisione con Confindustria Puglia.
Lo spazio ospiterà l’esposizione di alcuni dei progetti più innovativi e rappresentativi del Politecnico, insieme a un ricco calendario di eventi, convegni e tavole rotonde che si terranno presso l’Arena A, situata nelle immediate vicinanze.

La Piazza del Politecnico di Bari nasce con l’obiettivo di valorizzare, condividere e diffondere i risultati delle attività di ricerca, gli studi e i progetti sviluppati dall’Ateneo, promuovendo il trasferimento di conoscenze, competenze e innovazione tra il mondo accademico e quello industriale.

AREA DIMOSTRATIVA

Padiglione 30

HYMOBITALY

Direttore: Prof. Michele Dassisti 

Il progetto Hydrogen Mobility Made in Italy (HYMOBITALY), promosso e finanziato dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST) nell’ambito della closed call “Scalability”, coinvolge l’Università degli Studi di Padova e il Politecnico di Bari. HYMOBITALY è finalizzato allo sviluppo di uno stack PEM fuel cell “LEGO-like” per la generazione di energia elettrica da flussi di idrogeno e aria/ossigeno, in assenza di combustione. Poiché l’unico prodotto di conversione è l’acqua, l’integrazione del dispositivo su veicoli elettrici favorisce soluzioni di mobilità sostenibile. Il prototipo si distingue per elevate modularità ed efficienza.

METAVERSO EMOZIONALE E SOSTENIBILE

Responsabile Scientifico: Michele Fiorentino

Il progetto nasce nell’ambito del finanziamento PNNR MICS Spoke 2 “Experience Made in Italy: immersive storytelling design for contemporary values and sustainability” (EMOTIONAL), con l’obbiettivo rendere più competitive le imprese del made in Italy creativo e sostenibile. L’industria italiana presenta caratteristiche peculiari come l’internazionalizzazione dei clienti, la personalizzazione spinta dei prodotti, il forte legame culturale, storico e territoriale. l’impatto emozionale e la sostenibilità. Prevedendo un futuro prossimo in cui i canali di vendita si sposteranno sul Metaverso, i ricercatori del MELAB, laboratorio di esperienze di Mixed reality del DMMM del Politecnico di Bari, esplorano nuove tecnologie immersive e le validano con casi di studio industriali come ad esempio del settore moda e della cantieristica di barche a vela ad alte prestazioni.

PROGETTO 7.4 – Prototipo Poltrona

Project Leader: prof.ssa Rosa Maria Dangelico, prof.ssa Roberta Pellegrino

From textile waste to resource: exploring industrial symbiosis opportunities between the textile and the furniture sectors
La produzione di rifiuti tessili pre e post-consumo e il loro smaltimento rappresentano un problema ambientale destinato a diventare sempre più rilevante. La Simbiosi Industriale (SI), che si verifica quando un’azienda sostituisce i propri input produttivi con scarti di produzione generati da altre aziende, è una delle strategie di maggior impatto per supportare la transizione verso l’economia circolare.
Questo progetto, sviluppato nell’ambito del MICS e coordinato dal Politecnico di Bari, mira ad analizzare e sviluppare modelli per la SI e ad identificare opportunità di SI per trasformare i rifiuti tessili in risorse per il settore dell’arredo.
Tra le possibili applicazioni, è stato studiato l’impiego di scarti tessili per la realizzazione di pannelli per il settore arredo di cui sono state testate le proprietà fonoassorbenti e che sono stati impiegati nella realizzazione di un prototipo di poltrona da parte dell’azienda Integrated Sofa Services del Gruppo Calia.

STONE

Silvana Bruno, Building Engineer and Architect, PhD  

Il progetto STONE affronta gli impatti ambientali del settore lapideo italiano, valorizzando rifiuti come marmettola e cocciame tramite filiera circolare nei geocluster di Toscana, Sicilia e Puglia. L’iniziativa promuove prodotti Made in Italy ecosostenibili, con focus su modularità, design-for-disassembly e riutilizzo a fine vita. La collaborazione tra accademia e industria ha portato a inventari di materiali, prototipi di arredo indoor, urbano e paesaggistico, e a un workflow integrato per sistemi prodotto-servizio capaci di valorizzare i rifiuti su larga scala.

AREA SPEECH

Padiglione 30

Programma

27 novembre

14:3016:00 Arena A Pad 30 Stand M26 
I risultati dei progetti di ricerca MICS di Additive Manufacturing per consolidare e rafforzare la leadership industriale dell’Italia 

Progetto 6.2 – Sviluppo di tecniche additive per la riparazione, rigenerazione ed estensione della vita utile di parti e macchinari: Hybrid Manufacturing e sviluppo di catene di processo per la riparazione di componenti basate sull’adozione di processi AM, reverse engineering e tecnologie convenzionali (chip Removal).  

Fulvio Lavecchia 

In linea con i principi dello zero defect manufacturing e dell’economia circolare, l’integrazione di tecnologie ibride consente di sviluppare catene di processo efficienti e sostenibili, orientate alla riparazione, al recupero e al miglioramento funzionale dei componenti. 

L’approccio prevede un flusso di lavoro integrato, con monitoraggio in-situ e interventi di correzione o ottimizzazione, aprendo anche alla possibilità di potenziare le funzionalità dei pezzi durante o dopo la produzione. 

Il know-how maturato ha portato alla realizzazione di una stazione prototipale in grado di attivare una o più catene di processo ibride, a supporto della transizione verso una manifattura più intelligente e sostenibile. 

Progetto 6.3 – Funzionalizzazione di strutture realizzate attraverso stampa 3D multi-materiale 

Giovanni Stano e Antonio Pavone 

La tecnologia Material Extrusion 3D printing consente di realizzare componenti polimerici multi-materiale con proprietà meccaniche, elettriche e chimiche differenziate, ma presenta limiti di adesione interfaciale. 

Il lavoro mira a potenziare la funzionalizzazione di queste strutture ottimizzando l’adesione tramite un modello di Machine Learning capace di predire i parametri di processo e ridurre test e sprechi. 

L’impiego di strategie di stampa custom (gradienti tra materiali soft e stiff e interlocking ingegnerizzato) ha migliorato l’adesione fino al 350%, permettendo la realizzazione di una mano bionica ad alte prestazioni e di attuatori pneumatici sensorizzati stampati monoliticamente, un avanzamento significativo nella robotica soft. 

Progetto 6.7 – Proprietà termomeccaniche dei biocompositi acido polilattico/legno d’ulivo per la produzione additiva 

Roberto Spina 

La crescente attenzione verso la sostenibilità ha favorito lo sviluppo di materiali biodegradabili come l’acido polilattico (PLA), polimero termoplastico da risorse rinnovabili, biodegradabile e biocompatibile. Tuttavia, le sue limitate proprietà meccaniche e termiche ne restringono l’uso. 

Questo studio propone un composito PLA rinforzato con fibre di legno d’ulivo, materiale naturale, abbondante e a basso impatto ambientale, per migliorarne le prestazioni e valutarne la fattibilità come alternativa sostenibile per applicazioni industriali. Le caratterizzazioni meccaniche e termiche confermano il potenziale del composito per impieghi ingegneristici.

Progetto 6.8 WASTELESS/AIMS: Monitoraggio e controllo di processo basato su intelligenza artificiale nella produzione additiva per la riduzione degli scarti di produzione. 

Marco Mazzarisi 

La diffusione dell’Additive Manufacturing richiede sistemi di monitoraggio e controllo intelligenti per garantire qualità e ripetibilità.
Il progetto ha sviluppato approcci basati su intelligenza artificiale per ridurre scarti e sprechi, integrando dati da diversi sensori nel controllo del processo di deposizione laser.
Tramite Computer Vision e Deep Learning, le reti neurali analizzano in tempo reale il processo, rilevando anomalie e attivando strategie di controllo in retroazione.
I risultati mostrano un miglioramento della stabilità, efficienza e sostenibilità della produzione additiva. 

Progetto 6.9 – MATT: Soluzioni innovative per la stampa metallica multi-materiale attraverso il processo Powder Bed Fusion-Laser Beam 

Sabina Luisa Campanelli 

La manifattura additiva multi-materiale consente la produzione di strutture complesse con proprietà funzionali avanzate.
Nel progetto MATT, il Politecnico di Bari ha sviluppato una soluzione low-cost per la stampa 3D di componenti metallici multimateriale e a gradiente su macchine PBF LB standard, grazie a un divisore di polvere brevettato (IT202200027369A1) che dosa e separa più materiali strato su strato.
I prototipi bimetallici ottenuti mostrano interfacce robuste, gradienti privi di difetti e prestazioni superiori alle attese, con vantaggi in termini di assorbimento energetico e resistenza meccanica.
La tecnologia, scalabile e integrabile su sistemi esistenti, ha potenziali applicazioni in automotive, aerospazio, utensileria e biomedicale. 

Progetto 6.10 – Innovazione tecnica e nuove forme di progetto nell’impiego di materiali ceramici 

Nicola Parisi e Mariangela Lops 

Il progetto esplora l’integrazione tra manifattura additiva e materiali viscosi per applicazioni in ingegneria civile e architettura, attraverso due approcci: uno diretto, basato sull’estrusione del materiale, e uno indiretto, che utilizza la stampa 3D per realizzare stampi e casseforme.
L’obiettivo è promuovere innovazione e sostenibilità nel settore edilizio, impiegando materiali naturali e di scarto a chilometro zero e combinando progettazione computazionale e fabbricazione robotica.
Sono stati realizzati due dimostratori: una seduta curva stampata direttamente e una struttura modulare in terra cruda, a validazione dei due metodi.

28 novembre

14:3016:00 Arena A Pad 30 Stand M26 
La transizione circolare e resiliente per lo sviluppo competitivo del Made in Italy: Risultati e impatti del progetto MICS

MICS – Spoke 7: Modelli di business innovativi e orientati al consumatore per catene di approvvigionamento resilienti e circolari 

Ilaria Giannoccaro 

La presentazione illustra i principali i risultati della ricerca sviluppata nell’ambito del progetto MICS con riferimento ai progetti sviluppati e approfondisce in particolare le capability necessarie per trasformare le supply chain da lineari a circolari.

L’impatto dell’economia circolare sul profilo di rischio delle imprese 

Roberta Pellegrino 

L’Economia Circolare è sempre più rilevante come soluzione ai problemi ambientali legati a risorse, inquinamento e rifiuti, e rappresenta un passo cruciale per raggiungere gli obiettivi del Green Deal 2050. 

Tuttavia, l’adozione da parte delle imprese comporta rischi significativi. La ricerca presentata analizza le relazioni tra pratiche circolari, rischi e strategie di mitigazione nel settore del mobile, evidenziando driver e strumenti utili per una transizione efficiente verso modelli di business circolari.

Prodotti realizzati a partire da scarti: cosa ne pensano i consumatori? 

Rosa Maria Dangelico

La domanda di prodotti sostenibili è in crescita, in particolare quelli derivanti da simbiosi industriale, realizzati da un’impresa con scarti di un’altra.
Pur offrendo vantaggi ambientali (riduzione di rifiuti e materie prime vergini), tali prodotti possono incontrare ostacoli di mercato.
L’intervento presenta i risultati di indagini sulle percezioni dei consumatori italiani, sull’intenzione d’acquisto e sulla disponibilità a pagare un premium price per questi prodotti.

Sofa value chain: durabilità dei prodotti Made in Italy 

Annalisa Di Roma

La presentazione mostra i risultati del progetto 7.5 “Cultural Value Chains”, focalizzato su un metodo di progetto per l’arredo imbottito basato sulla sostenibilità culturale, intesa come maggiore durabilità percepita. 

Attraverso l’approccio Semantic Value-Driven Design, un test su 210 persone ha evidenziato che rendere espliciti i valori socioculturali aumenta la percezione di durabilità e orienta le preferenze verso prodotti con linguaggio progettuale chiaro.

In-Space Manufacturing: A Sustainability Evaluation 

Claudio Sassanelli

Il progetto mira a valutare la fattibilità di una fabbrica spaziale basata sull’In-Space Manufacturing (ISM), capace di gestire l’intera catena produttiva nello spazio, dal riciclo dei rifiuti all’assemblaggio finale. L’obiettivo è promuovere un paradigma più sostenibile e flessibile per i sistemi spaziali, riducendo la dipendenza dalla Terra. La ricerca valuta la fattibilità economica e i rischi del modello di fabbriche in orbita (FIS), considerando la gestione efficiente delle risorse e il rispetto degli standard etici sui rifiuti spaziali. In particolare, esplora le opportunità produttive e i vantaggi di un sistema a ciclo chiuso per missioni di lunga durata.

Metaverse Made in Italy: narrative immersive per raccontare valore e sostenibilità 

Michele Fiorentino

Il metaverso è candidato ad essere la piattaforma social del futuro, impattando quindi sul modo di vivere, lavorare e consumare beni e servizi. Questo intervento andrà a mostrare i risultati della ricerca in questo campo andando a declinare le prospettive del Metaverso nel contesto del “Made in Italy”, ed in particolare su come gli spazi immersivi possano essere utilizzati per trasmettere narrative efficaci per raccontare luoghi, tradizioni e aspetti di sostenibilità associati ai beni e servizi.

Sostenibilità e circolarità del settore lapideo. Il progetto STONE – SusTainable ecOdesign reusiNg quarring wastE 

Bruno Silvana

Il progetto STONE affronta gli impatti ambientali del settore lapideo italiano, valorizzando rifiuti come marmettola e cocciame tramite filiera circolare nei geocluster di Toscana, Sicilia e Puglia. 

L’iniziativa promuove prodotti Made in Italy ecosostenibili, con focus su modularità, design-for-disassembly e riutilizzo a fine vita. 

La collaborazione tra accademia e industria ha portato a inventari di materiali, prototipi di arredo indoor, urbano e paesaggistico, e a un workflow integrato per sistemi prodotto-servizio capaci di valorizzare i rifiuti su larga scala.