14:30 – 16:00 Arena A – Pad 30 Stand M26
I risultati dei progetti di ricerca MICS di Additive Manufacturing per consolidare e rafforzare la leadership industriale dell’Italia
Progetto 6.2 – Sviluppo di tecniche additive per la riparazione, rigenerazione ed estensione della vita utile di parti e macchinari: Hybrid Manufacturing e sviluppo di catene di processo per la riparazione di componenti basate sull’adozione di processi AM, reverse engineering e tecnologie convenzionali (chip Removal).
Fulvio Lavecchia
In linea con i principi dello zero defect manufacturing e dell’economia circolare, l’integrazione di tecnologie ibride consente di sviluppare catene di processo efficienti e sostenibili, orientate alla riparazione, al recupero e al miglioramento funzionale dei componenti.
L’approccio prevede un flusso di lavoro integrato, con monitoraggio in-situ e interventi di correzione o ottimizzazione, aprendo anche alla possibilità di potenziare le funzionalità dei pezzi durante o dopo la produzione.
Il know-how maturato ha portato alla realizzazione di una stazione prototipale in grado di attivare una o più catene di processo ibride, a supporto della transizione verso una manifattura più intelligente e sostenibile.
Progetto 6.3 – Funzionalizzazione di strutture realizzate attraverso stampa 3D multi-materiale
Giovanni Stano e Antonio Pavone
La tecnologia Material Extrusion 3D printing consente di realizzare componenti polimerici multi-materiale con proprietà meccaniche, elettriche e chimiche differenziate, ma presenta limiti di adesione interfaciale.
Il lavoro mira a potenziare la funzionalizzazione di queste strutture ottimizzando l’adesione tramite un modello di Machine Learning capace di predire i parametri di processo e ridurre test e sprechi.
L’impiego di strategie di stampa custom (gradienti tra materiali soft e stiff e interlocking ingegnerizzato) ha migliorato l’adesione fino al 350%, permettendo la realizzazione di una mano bionica ad alte prestazioni e di attuatori pneumatici sensorizzati stampati monoliticamente, un avanzamento significativo nella robotica soft.
Progetto 6.7 – Proprietà termomeccaniche dei biocompositi acido polilattico/legno d’ulivo per la produzione additiva
Roberto Spina
La crescente attenzione verso la sostenibilità ha favorito lo sviluppo di materiali biodegradabili come l’acido polilattico (PLA), polimero termoplastico da risorse rinnovabili, biodegradabile e biocompatibile. Tuttavia, le sue limitate proprietà meccaniche e termiche ne restringono l’uso.
Questo studio propone un composito PLA rinforzato con fibre di legno d’ulivo, materiale naturale, abbondante e a basso impatto ambientale, per migliorarne le prestazioni e valutarne la fattibilità come alternativa sostenibile per applicazioni industriali. Le caratterizzazioni meccaniche e termiche confermano il potenziale del composito per impieghi ingegneristici.
Progetto 6.8 WASTELESS/AIMS: Monitoraggio e controllo di processo basato su intelligenza artificiale nella produzione additiva per la riduzione degli scarti di produzione.
Marco Mazzarisi
La diffusione dell’Additive Manufacturing richiede sistemi di monitoraggio e controllo intelligenti per garantire qualità e ripetibilità.
Il progetto ha sviluppato approcci basati su intelligenza artificiale per ridurre scarti e sprechi, integrando dati da diversi sensori nel controllo del processo di deposizione laser.
Tramite Computer Vision e Deep Learning, le reti neurali analizzano in tempo reale il processo, rilevando anomalie e attivando strategie di controllo in retroazione.
I risultati mostrano un miglioramento della stabilità, efficienza e sostenibilità della produzione additiva.
Progetto 6.9 – MATT: Soluzioni innovative per la stampa metallica multi-materiale attraverso il processo Powder Bed Fusion-Laser Beam
Sabina Luisa Campanelli
La manifattura additiva multi-materiale consente la produzione di strutture complesse con proprietà funzionali avanzate.
Nel progetto MATT, il Politecnico di Bari ha sviluppato una soluzione low-cost per la stampa 3D di componenti metallici multimateriale e a gradiente su macchine PBF LB standard, grazie a un divisore di polvere brevettato (IT202200027369A1) che dosa e separa più materiali strato su strato.
I prototipi bimetallici ottenuti mostrano interfacce robuste, gradienti privi di difetti e prestazioni superiori alle attese, con vantaggi in termini di assorbimento energetico e resistenza meccanica.
La tecnologia, scalabile e integrabile su sistemi esistenti, ha potenziali applicazioni in automotive, aerospazio, utensileria e biomedicale.
Progetto 6.10 – Innovazione tecnica e nuove forme di progetto nell’impiego di materiali ceramici
Nicola Parisi e Mariangela Lops
Il progetto esplora l’integrazione tra manifattura additiva e materiali viscosi per applicazioni in ingegneria civile e architettura, attraverso due approcci: uno diretto, basato sull’estrusione del materiale, e uno indiretto, che utilizza la stampa 3D per realizzare stampi e casseforme.
L’obiettivo è promuovere innovazione e sostenibilità nel settore edilizio, impiegando materiali naturali e di scarto a chilometro zero e combinando progettazione computazionale e fabbricazione robotica.
Sono stati realizzati due dimostratori: una seduta curva stampata direttamente e una struttura modulare in terra cruda, a validazione dei due metodi.